martedì 28 agosto 2012

Il massaggio infantile

Il massaggio è una cosa speciale, una coccola, che avevo già sperimentato con Samuel. All'epoca ero una vera appassionata: prima della gravidanza avevo conseguito un attestato di massaggio linfodrenante e dopo la gravidanza mi ero iscritta a un corso tenuto dalle ostetriche di Bologna sul massaggio infantile. 
A Samuel non dispiaceva, ma non ne andava nemmeno matto, ragione per cui non l'ho praticato con regolarità. Elia, invece, sembra di tutt'altra pasta: adora il contatto, sorride, si rilassa. E io mi godo quel momento di sacralità e profonda intimità che il massaggio comporta.
E' una cosa davvero molto intima, il massaggio. Ricordo che l'ostetrica ci disse di "chiedere il permesso" al bambino prima di iniziare. Non tutti i bambini, come ho detto, gradiscono: è importante, perciò, capire se al neonato piace, creare l'ambiente adatto e chiedere sempre il "permesso" sfiorando delicatamente le braccia del bimbo e spiegando con voce dolce cosa si sta per fare. Tutto dev'essere fatto per creare un ambiente il più rilassante possibile: dalla scelta dell'olio, alle luci soffuse, al giaciglio comodo e morbido.
Il massaggio è un'esperienza carica di emotività ed è importante capirne la filosofia e la profonda importanza prima di iniziare.
Non tutti sanno che, dopo la gestazione nell'utero materno, il bambino vive un periodo di estero-gestazione. Le esperienze tattili in questi primi mesi sono fondamentali, in quanto sono il proseguimento di quel contatto con il liquido amniotico, che rendeva così sicura e piacevole la vita nell'utero. Il proseguimento del contatto con la madre è fondamentale nei primi mesi di vita, proprio per terminare la gestazione cominciata in pancia. In quest'ottica, il massaggio è uno dei mezzi per dare un continuum a quel forte legame con la madre e per far sentire il neonato ancora avvolto, come nell'utero. Inoltre il massaggio diventa un potente mezzo di comunicazione tra madre e figlio (e perchè no, tra padre e figlio) prima ancora dell'avvento della parola e potente veicolo di energia, positività e amore. Per questo motivo, non massaggiate il bambino se siete nervose o avete avuto una giornataccia. Avrebbe un effetto controproducente e la vostra energia negativa arriverebbe al bambino.
Come ho detto, col massaggio si veicolano positività e amore. E' una comunicazione non verbale che dice "ti amo e mi prendo cura di te". Questo è un messaggio che trasmette al neonato serenità, fiducia, autostima (mi prendo cura di te perchè sei importante per me). Con questo messaggio si crea un legame duraturo. Sono numerose le ricerche in ambito scientifico che hanno confermato l'effetto positivo del massaggio nella creazione del bonding, appunto il legame genitore-figlio. Il massaggio favorisce il bonding grazie al contatto visivo, alla voce (sussurrate qualcosa mentre massaggiate), al tatto, al calore delle mani, all'odore.
Grazie al massaggio, infine, si hanno anche benefici più "fisici": si stimolano l’apparato circolatorio, quello muscolo-scheletrico, quello digerente, quello respiratorio, il sistema ormonale, quello linfatico e quello nervoso. Molte volte può essere utile per le coliche gassose, se eseguito bene.

Se avete capito l'importanza del massaggio infantile, fate un regalo a voi stessi e ai vostri piccoli: un corso. Ne trovate molti, sia presso le ausl delle vostre città che presso altri enti. Un sito da consultare è l'AIMI dove troverete tutte le informazioni necessarie.
Vi auguro un buon massaggio e un buon momento speciale con i vostri bimbi! A presto!

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